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Perfezione
del matrimonio
Il matrimonio è perfetto
e produce i suoi effetti quando avviene lo scambio
dei consensi nei modi determinati dalla legge. La
consumazione del matrimonio non è necessaria alla
perfezione del vincolo. Infatti, se il marito dovesse
morire prima della consumazione, la donna non sarebbe
sottoposta all'obbligo del ritiro legale, ma avrebbe
diritto di richiedere la metà del dono nuziale,
e acquisterebbe diritto successorio sull'eredità
del marito. Invece, la consumazione è di grande
importanza, quando bisogna decidere dell'attribuzione
della paternità al marito. La consumazione è legalmente
presunta quando: la donna è stata condotta in casa
del marito ed entrambi siano abili al rapporto sessuale;
quando lei abbia risieduto per più di un anno nel
domicilio coniugale. In caso di dubbio o di contestazione
vale la parola della sposa tanto se affermi essere
avvenuta la consumazione, quanto se la escluda.
Se entrambi i coniugi sostengono che la consumazione
non è avvenuta, la sposa ha diritto alla metà del
dono nuziale e viene esclusa dall'eredità del coniuge.
L'affermazione concorde di entrambi i coniugi che
non c'è stata consumazione, non esime la moglie
dall'osservare il ritiro legale e non basta ad escludere
la paternità del marito, qualora il parto avvenga
dopo sei mesi dalla risoluzione del matrimonio.
Gennaro Errichiello |
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